Non permettere che gli avvoltoi siano avvelenati. Firma e fai firmare la petizione per vietare il Diclofenac ad uso veterinario. Salviamo il brutto anatroccolo!
Sottoscrivi l’appello della Lipu per chiedere all’Italia e all'Europa di proibire l’uso veterinario del Diclofenac che può causare la morte degli avvoltoi e di altri splendidi rapaci.
FIRMA LA PETIZIONE#Salviamogliavvoltoi
In realtà non stiamo parlando di anatroccoli, ma di avvoltoi. Nonostante la cattiva fama, gli avvoltoi non sono né brutti né cattivi ma animali pieni di fascino e dalla grande utilità ecologica.
Il gigantesco e solitario gipeto, con i suoi nidi nella roccia. Il maestoso grifone, che ha ispirato leggende e racconti. Il “piccolo” capovaccaio, dalla livrea bianca e nera, di cui solo 9 coppie attualmente nidificano in Italia. Gli sforzi per salvare da tante minacce questi grandi eppure fragili animali, che hanno impegnato e impegnano la Lipu e hanno portato a risultati molto importanti, rischiano oggi di essere vanificati.
Il pericolo è lui, il Diclofenac. Il Diclofenac è un farmaco usato sugli esseri umani come antinfiammatorio, che è stato da poco commercializzato in Italia anche ad uso veterinario. In India è già accaduto e il risultato è stato drammatico. Il 99% della popolazione di due specie di avvoltoi è stato spazzato via. Gli avvoltoi sono quasi tutti morti. Infatti, gli avvoltoi mangiano carcasse di animali, tra cui quelle degli animali domestici morti lasciati all’aperto, in natura. E quando questi sono trattati con il Diclofenac, il prodotto viene ingerito per via indiretta dagli avvoltoi, provocandone il blocco renale e la morte, tra grandi sofferenze. E’ un problema che non riguarda solo gli avvoltoi, di cui sono rimasti pochissimi esemplari in Italia, ma anche altri grandi rapaci come l’aquila delle steppe, l’aquila imperiale, il nibbio bruno o il nibbio reale.
L’India ha riconosciuto il problema e ha bandito l’utilizzo veterinario del Diclofenac. Invece, con una decisione clamorosa, il farmaco è stato autorizzato dalla Commissione europea, ad uso veterinario, in Italia e in Spagna. Le conseguenze di questa decisione potrebbero davvero essere molto gravi per gli avvoltoi che vivono in Europa, in Spagna, in Italia. Questo farmaco è facilmente sostituibile con altri equivalenti, non dannosi per gli avvoltoi ed i grandi rapaci.
Aiutaci a salvare gli avvoltoi e gli altri grandi rapaci da questa grave minaccia. Non sono brutti anatroccoli, non sono animali sgradevoli e cattivi, ma splendidi uccelli che seguono le vie dell’aria e partecipano, con un fascino tutto speciale, a questa grande casa comune che chiamiamo natura!
Sottoscrivi l’appello per chiedere all’Italia e all'Europa di proibire l’uso veterinario del Diclofenac. Inserisci i tuoi dati e clicca sul pulsante FIRMA LA PETIZIONE.
Aiutaci a diffondere questa importante iniziativa. Insieme possiamo davvero salvare gli avvoltoi e gli altri grandi rapaci italiani.
Invita altre persone a firmare la petizione e condividi sui social #SalviamoGliAvvoltoi
Grazie!
FOTO: capovaccaio di Andrea Ferracin, primo grifone - L.Sebastiani www.birds.it, secondo grifone - L.Sebastiani www.birds.it 6


Secondo gli ultimi dati, il 60% di fiumi, ruscelli, laghi e zone umide europei non è in buona salute. Per generazioni abbiamo distrutto e inquinato le nostre fonti di acqua usandole irresponsabilmente. La situazione delle nostre acque interne è ancora più allarmante: solo il 43% dei 7494 fiumi considerati è in un “buono stato ecologico”, come richiesto dalla Direttiva Quadro Acque (2000/60/CE), mentre il 41% è ben al di sotto dell’obiettivo di qualità e un 16% non è stato nemmeno classificato. Ancora più grave è la situazione dei 347 laghi, di cui solo il 20% è “in regola” con la normativa europea.
La preoccupante situazione delle nostre risorse idriche testimonia che stiamo pagando la mancata applicazione di una tra le direttive più importanti per la protezione dell’ambiente: la Direttiva Quadro Acque (2000/60/CE). Ora, accanto alla mancata applicazione della Direttiva, si affianca anche un altro drammatico scenario: la volontà degli Stati membri di diminuire la forza legislativa della Direttiva stessa!
Fermare la distruzione delle risorse idriche è possibile solo grazie ad una legislazione efficace. In Europa, abbiamo una norma molto forte che protegge fiumi, ruscelli, zone umide, acque costiere e falde acquifere: la Direttiva Quadro europea sulle acque. Questa direttiva, inoltre, prevede che le acque già danneggiate siano riportate ad uno stato di buona salute al massimo entro il 2027. Ma purtroppo, i governi europei vogliono cambiare questa Direttiva, indebolendola. Tutto questo potrebbe avere degli effetti devastanti per le nostre risorse idriche, poiché tutto, la nostra stessa vita, dipende da queste risorse!

